
Casuccio Tarletti
Un casolare in pietra, con una struttura a base larga, tipico della zona, domina incontrastata le colline senesi decorate dai filari verdi e rossi che creano disegni geometrici nella natura.
Questo è lo scenario che si scorge man mano che ci avviciniamo alla Tenuta Casuccio Tarletti che sorge in una zona leggendaria dove si narra che al tempo delle lotte medievali Firenze e Siena, da sempre in guerra per il possesso di questo preziosissimo angolo di Toscana ed entrambe stanche di battaglie sanguinose, decidessero di regolare la questione con uno singolare arbitrato.
Al canto del gallo due cavalieri partendo dalla propria città avrebbero tracciato il confine senese-fiorentino nel punto del loro incontro e proprio il Gallo Nero fiorentino assegnò a Firenze gran parte di questo prezioso terreno dove ad oggi sgorga uno dei più preziosi vini color rubino e con sentori ineguagliabili.
Arte e Vino
Da sempre arte e vino rappresentano un connubio ideale, due mondi adiacenti la cui compenetrazione esalta reciprocamente il benessere dei sensi che entrambi sanno donare.
Nei terreni della Tenuta Casuccio Tarletti tutto ciò è realtà quotidiana, grazie all’iniziativa dell’azienda di ospitare una delle opere del Parco Sculture del Chianti, circuito di opere d’arte contemporanea.
La vegetazione, la luce, le peculiarità atmosferiche della giornata e delle stagioni danno sempre nuovi aspetti alle sculture, come è tipico per l’arte ambientale.
Dalla sua inaugurazione nel 2004 il parco apre al pubblico ben 13 ettari dove ammirare oggi ben ventisei installazioni e sculture di arte contemporanea lungo un circuito di circa 1 km, attraversando visioni e stili diversi grazie alla presenza di artisti di oltre venti paesi dei cinque continenti.